Bolle è una grossa pentola nella quale mettiamo gli ingredienti migliori, ricercati e selezionati meticolosamente, che pian piano si amalgamano creando qualcosa di sublime.

Un ristorante attento alla forma nel quale l’ordine, la luce di taglio, l’alternarsi di materiali quasi grezzi creano un’ambiente dove all’apice della trasformazione spaziale si può godere della massima espressione culinaria della materia, trasformata in emozione.

Cucina e architettura hanno in comune la ricerca dell’equilibrio, contrasti e proporzioni. Entrambe hanno solide fondamenta nel passato e nella tradizione, ma occhi che guardano al futuro.

Un ristorante è fatto soprattutto da Persone

Bolle è sperimentazione di elementi.
Cemento chiaro e ferro cerato, materiali così diversi, si attraggono e si respingono in un equilibrio di forze.
La vetrata, con i ripiani in legno e le profonde trasparenze attraverso l’esposizione sul lato dello showroom di Pentole Agnelli, riportano il visitatore, seppur temporaneamente, nel mondo reale degli oggetti e del design.

Si comincia poi a salire le scale, progettate nel senso opposto a quello dell’ingresso.
Una scelta audace che chiede al visitatore di fare un dietro front, quasi a fermare il pensiero per concentrarsi sull’emozione successiva.

Arrivati all’ultimo piano il volume esplode. L’altezza è forte e si ha un momento di comprensione totale degli spazi. Dall’alto si ammira l’atrio ma ciò che davvero attrae è l’ambiente profondo e scuro della sala, con tre giganteschi dischi di tre metri di diametro rotolati lì quasi per caso.

Cucina e architettura hanno in comune la ricerca dell’equilibrio, contrasti e proporzioni.

Bolle è un ristorante fatto soprattutto da persone. Quelle che ci sono e quelle che vi entreranno: la cucina, la brigata di sala, i clienti, i soci fondatori, i costruttori, i fornitori…. il cuore pulsante di questa nuova creatura.

Bolle è la ricetta di un desiderio, per realizzare nuove emozioni proiettate verso il futuro.